Generale Guido Scoppettone

Nato a Montecalvo il 28 luglio 1908. Morto a Torre del Greco, dove viveva con l’unico nipote diretto, ing.Giuseppe Zagarese,il 19 marzo 2007. Per espressa volontà dell’estinto è stato tumulato nella tomba di famiglia a Montecalvo. Prima di parlare della carriera di questo illustre nostro concittadino, ci piace riportare una “espressione” del nipote, ing. Giuseppe Zagarese, che ci ha fatto la cortesia di compilarci il curriculum dello zio generale:

“ …partì da Montecalvo con la valigia di cartone legata con lo spago e, da solo, sempre da solo, vi è ritornato con l’auto blu dello Statoper aspera ad astra”. Per le condizioni economiche precarie della famiglia, dopo le scuole elementari, si adattò, per sopravvivere, a fare tanti mestieri, anche il manovale. Traslocò a Benvenuto dove si erano trasferiti i familiari. Qui conseguì il diploma di ragioneria. 

La morte di Padre Filippo Lucarelli

Era in ritiro spirituale nel convento Sant'Antonio a lui tanto caro a Montecalvo Irpino ed è qui che si addormentato per sempre stroncato da un malore nel cuore della notte. Padre Filippo Lucarelli, 90 anni, (ritratto in questa foto bellissima e sorridente di Franco D'Addona), grande trascinatore della comunità montecalvese, non c'è più.Ad annunciare per primo la sua triste e scomparsa con grande dolore il gruppo San Pompilio Pirrotti attraverso la pagina facebook."Questa notte è salito al Padre, presso l'oasi Maria Immacolata di Montecalvo Irpino, Padre Filippo Lucarelli. La comunità parrocchiale San Pompilio Maria Pirrotti si unisce alle preghiere e si stringe con affetto ai Frati Minori della Provincia Sannito-Irpina "Santa Maria delle Grazie. Sempre cordiale, disponibile e generoso. Un uomo esemplare prima di essere frate. 

“Sono scampato ai forni crematori nazisti”

Era il 1943 quando Giuseppe Pucino all'età di 22 anni viene catturato dai tedeschi, definito IMI internato militare Italiano, e portato nel campo di concentramento in Germania. Giuseppe trascorre 5 anni della sua vita tra la guerra e il campo di concentramento fino a quando non ritorna a Montecalvo. Giuseppe è uno degli ultimi ancora in vita a poter raccontare le atrocità dell'Olocausto. A 99 anni, Giuseppe è stato insignito, da parte del Prefetto di Avellino Maria Tirone, della medaglia d’onore concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a quei cittadini irpini deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. La testimonianza di Giuseppe è preziosa, i suoi occhi rivivono come se fosse oggi l’olocausto, gli occhi di un uomo segnati da quegli avvenimenti custodiscono il ricordo doloroso che lega il passato al presente, l’umanità vive ancora i suoi drammi, cambiano forma, possiamo solo ricordare il male da scongiurare.

Il volume "Alan Lomax - Passaggio a Montecalvo Irpino" presentato a Palermo.

Il 9, 10 e 11 Dicembre 2021, si è tenuto a Palermo il Convegno "Musiche di tradizione orale nell'era della conversione digitale". Si sono avvicendati numerosi etnomusicologi italiani, tra cui Raffaele Di Mauro, Sergio Bonanzinga, Giovanni Giuriati, Giorgio Adamo, e tanti altri. Presenti anche alcuni studiosi della Association for Cultural Equity, fondata da Alan Lomax, e rappresentata oggi dalla figlia Anna L. Wood. Nell'ultima giornata, Giorgio Adamo nel suo intervento, presentando gli studi e le ricerche sui materiali dell'Archivio Lomax, per quanto riguarda la Campania si è soffermato sullo straordinario lavoro compiuto negli anni a Montemarano da Luigi D'Agnese e sul volume che abbiamo pubblicato con l'amico Francesco Cardinale sulla visita di Lomax a Montecalvo Irpino. Antonio Cardillo . Segue video da Youtube

Commedie, Sonetti e Madrigali nella Montecalvo del ‘700

Il 15 Agosto 1748 nella Collegiata di Santa Maria Assunta in Cielo,si tenne una Accademia,vale a dire una manifestazione artistico- letteraria in onore della Vergine,nel giorno della sua Assunzione,con la recita di poesie e canti e la rappresentazione di una commediola sacra,col solo unico fine di magnificare la grandezza di Dio e della sua soavissima Madre.Il manoscritto che raccoglie i componimenti letterari, è straordinariamente importante, non solo per il contenuto  delle opere ,di ottimo livello e grande raffinatezza culturale,ma soprattutto per il suo utilizzo come libretto d’opera,visto che l’Accademia è stata rappresentata più volte, alla presenza della moltitudine dei fedeli e all’interno della stessa Collegiata,per il qual motivo ben si spiega l’utilizzo della lingua volgare e addirittura del dialetto montecalvese.