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Morte assurda

Lutto in Irpinia per la morte di Pamela Mustone, Emilio D’Avella ed Emanuele Serafino, tre giovani 30enni, vittime di un tragico incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di oggi, domenica 28 maggio 2023, in provincia di Foggia, in Puglia. I tre giovani viaggiavano a bordo di due moto, quando si sono scontrati, per motivi ancora da chiarire, contro una Dacia Duster, lungo la Strada Statale 90, all’altezza di Troia, nel Foggiano. Sul posto sono arrivati carabinieri, vigili del fuoco e sanitari del 118, ma nonostante l’arrivo dei soccorsi per i tre motociclisti non c’è stato nulla da fare. Ferito in modo lieve il conducente dell’auto, condotto in ospedale a Foggia.

Lutto in Irpinia per la morte dei tre giovani
Tantissimi i messaggi di condoglianze e vicinanza che stanno arrivando in queste ore alle famiglie dei tre giovani coinvolti nel drammatico incidente stradale. Emilio D’Avella, di 30 anni, di Ariano Irpino, e Pamela Mustone, di 33 anni, di Melito Irpino, erano fidanzati. La terza vittima è Emanuele Serafino, di 32 anni, di Ariano Irpino.

Il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, ha scritto un ricordo commosso sulla sua pagina Facebook:

Racconti dal Confino delle Isole Tremiti:Kravos

Josip – Giuseppe Kravos (S. Croce di Audissina 5 agosto 1909 – Trieste 13 aprile 1972) viene arrestato il 5 settembre 1940 a Cagliari, trasferito nelle carceri di Trieste e successivamente “condannato” all’internamento sull’isola di San Domino (Tremiti) dove rimane dal 27 marzo 1941 al 7 gennaio 1942, quando, in seguito a una richiesta di trasferimento per motivi di salute (deperimento psicofisico) viene inviato nella località di internamento di Montecalvo Irpino, in provincia di Avellino. La descrizione del suo periodo di internamento a San Domino è tratta da: Josip Kravos, Moje in vaše zgodbe iz let 1931 – 1945, ZTT-EST, Trst – Trieste, 1975, pp. 73-85.

(su gentile concessione di Bogomila Kravos)

Josip Kravos,confinato a Montecalvo:Biografia

Josip Kravos, nato a Vipavski Križ nell'allora impero Austro - Ungarico il 5 agosto 1909 (il nome Josip fu successivamente italianizzato in Giuseppe, come pure il luogo di nascita in S. Croce di Aidussina). Dopo un' infanzia segnata dalla prima guerra mondiale (il villaggio si trovava nelle immediate retrovie) segue il duro periodo del dopoguerra. Entro i nuovi confini, che inglobano quasi un terzo della popolazione complessiva di lingua slovena (i due terzi entrano nel neo-costituito Regno di Jugoslavia), le nuove autorità italiane impongono dopo il 1920 l'uso esclusivo della lingua italiana. Vengono soppresse non solo le scuole di lingua slovena, ma anche tutte le attività culturali, economiche e sociali autoctone, confiscandone i beni.L'antifascismo di Kravos nasce come reazione a un soppruso 

Biografia: Bogomilla Kravos

Bogomila Kravos è nata a Trieste il 12 gennaio 1948. Si è laureata in Slavistica presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Vidmo, ha conseguito il Master in Slavistica presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Lubiana ( 1991), e ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze letterarie presso la stessa Facoltà (2010). Dopo la laurea, ha insegnato nelle scuole secondarie superiori slovene a Trieste e successivamente ha deciso di esplorare liberamente la performance teatrale e il teatro.  Negli anni '70, insieme a Sergej e Ivan Verč e Boris Kobal, ha diretto il Teatro Amatoriale Sloveno (1971-1977), è stata una delle fondatrici del Nuovo Teatro di Trieste (1989-1990) e ha diretto il Circolo Sloveno di Trieste (1994 -2004). Collabora con il Museo Teatrale Sloveno di Lubiana, il Museo Civico del Teatro C. Schmidl di Trieste (Civico Museo Teatrale C. Schmidl) e l'Istituto Sloveno di Ricerca di Trieste.

Montecalvo Irpino: confinati politici.

Confinati politici a Montecalvo Irpino 1942CONFINATI o INTERNATI POLITICI.
I confinati sono stati l’anima del partito comunista, ounque, nella provincia di Avellino.
Al primo Congresso provinciale del PCI del settembre 1944, nella relazione introduttiva di Bruno Giordano, segretario formale del partito, si legge: “E’ stato merito dei compagni internati sparsi un po’ dappertutto nella provincia, quello di aver iniziato e portato a termine con fede e compostezza il lavoro organizzativo in molti comuni. dove forse non esisteva neppure qualche nostro elemento isolato. La loro presenza