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Anche un irpino tra le cinque persone finite agli arresti domiciliari in un’indagine del Procuratore aggiunto Giovanni Conzo, del sostituto Patrizia Filomena Rosa sulla gestione di alcuni centri migranti del Sannio. Si tratta di Felice Panzone, 58 anni, di Montecalvo Irpino, dipendente della Prefettura di Benevento, per diversi anni in servizio presso la Questura di Avellino prima del passaggio al Palazzo del Governo del capoluogo sannita. Un “sistema criminale” per lucrare sulle assegnazioni pilotate dei migranti e sul sovraffollamento dei centri di accoglienza. Messo in piedi, fra gli altri, da un dipendente della Prefettura di Benevento, da un funzionario del ministero di Giustizia e da un carabiniere. In totale cinque persone sono finite agli arresti domiciliari su decisione del gip della procura campana, mentre altre 36 risultano indagate. Le accuse sono di truffa ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode in pubbliche forniture, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio. Sviluppi potrebbero esserci nelle prossime settimane, con ulteriori provvedimenti restrittivi nei confronti di diverse persone. Si attendono i riscontri degli interrogatori ai quali saranno sottoposto le prime cinque persone arrestate.
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- Scritto da Redazione
“Nicola Serafino, dipendente collocato in mobilità a seguito del dissesto finanziario del Comune di Montecalvo Irpino, dovrà rientrare in servizio a circa 6 anni di distanza dal suo allontanamento. Lo ha deciso la Corte di Cassazione con apposita sentenza che rende giustizia alla caparbietà del lavoratore stesso ed alla tenacia dell’ufficio legale della Funzione Pubblica Cgil di Avellino nella persona dell’avvocato Giuseppe Barrasso”.
“Tutti i dettagli di questa importantissima sentenza, che ha ribadito la illegittimità del collocamento in mobilità del dipendente, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo mercoledì, 2 agosto, alle ore 11,30, presso la sede della Cgil di Avellino ed alla quale prenderanno parte
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MONTECALVO – I Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia stanno celebrando il loro XXXVI Capitolo provinciale sul tema «Testimoni gioiosi di Misericordia nel Sannio e nell’Irpinia». Il Capitolo si svolge presso l’Oasi “Maria Immacolata” di Montecalvo Irpino (AV), sotto la presidenza del M. R. Fr. Salvatore Ferro, frate minore di Sicilia e delegato del Ministro generale. Il Capitolo, oltre ad essere un momento forte di riflessione sull’impegno dei frati minori per essere presenza fraterna di evangelizzazione nel territorio della “terra di mezzo” che è il Sannio e l’Irpinia, ha anche proceduto ad eleggere il nuovo Governo provinciale che guiderà ed animerà tutta la Fraternità provinciale. Il nuovo Governo della provincia sannito-irpina intitolata a Santa Maria delle Grazie, risulta composto da Fr. Antonio Tremigliozzi, Ministro provinciale; Fr. Domenico Tirone, Vicario provinciale;
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- Scritto da Redazione
L’EVENTO – Ricorda anche la canzone di Ivan Graziani, ‘Agnese, dolce Agnese’. E in effetti la super nonna dei record di Montecalvo irpino pensa che a suo tempo il cantautore l’abbia scritta per lei. Sguardo azzurro come il cielo sopra la valle del Miscano Agnese Marra è lucida e arzilla come mai alla veneranda età di 106 anni. Ha spento le fatidiche candeline sulla torta preparata per festeggiare come merita un compleanno unico, e a dir poco indimenticabile. Certamente è un traguardo riservato a pochissimi eletti. Agnese, dolce come la bella melodia di Grazia, mamma
- Scritto da Amministratore
A Montecalvo Irpino è allarme furti. Nelle settimane scorse molte sono state le segnalazione di furti o di tentati furti ad abitazioni sia abitate e non, la preoccupazione dei montecalvesi ha raggiunto i livelli da guardia tanto da far pensare alla creazione di un gruppo che faccia la ronda di notte per contrastare questo fenomeno che così forte non si era mai presentato nel paese. I ladri si muovono a macchia di leopardo con molta disinvoltura. Vanno da abitazioni dislocate nelle campagne a quelle del centro storico ed al resto del paese.
- Scritto da Cittadino Montecalvese
Tante promesse, tante parole ma ancora tanta munnezza. Nel percorso che collega Via Boccaccio con Via Padre Marciano Ciccarelli,la zona del Boschetto è diventata una discarica a cielo aperto. L’inciviltà di alcuni cittadini Montecalvesi non ha limiti. Oramai l’abitudine di abbandonare rifiuti di ogni tipo è diventata una insana consuetudine. Tra le siepi che costeggiano la stradina, é nascosto qualsiasi materiale di scarto e nell’aria si sente un odore putrido e nauseabondo che irrita le persone che la percorrono.