La  campagna elettorale per le amministrative del 24 maggio 2014 è iniziata alla grande e all’insegna dell’attivismo da parte di tutti i candidati coinvolti.
La caccia al voto porta a porta è partita con grande tempestività. Richieste di incontri, visite e telefonate a go-go, non mancano in questi giorni nelle case dei Montecalvesi. 
Il sistema è sempre lo stesso, si parla di rigenerare la politica con l’immissione di idee e forze nuove ma la cara e vecchia richiesta del voto personale sembra non tramontare mai.
Quando ci abitueremo a rispettare la libertà e le coscienze degli elettorali che da soli hanno maturato la loro idea sulla base delle cose e degli atti di chi ci ha amministrato in questi anni? 
Il “Divide et impera” oramai appartiene al passato, non serve seminare divisioni nelle famiglie con candidature contrapposte è ora che ognuno si senta svincolato da questa logica spartitoria e prenda coscienza della valenza della sua espressione di voto non dalla bella “figurina” del candidato di turno, ma da quello che intende svolgere al servizio della collettività.

Lo ammetto, la realtà propone altri scenari dove con molta probabilità il bene collettivo è rilegato in un angolo buio del teatrino fazioso della politica. Sarebbe bello assistere ad una campagna elettorale dove a scontrarsi non sono gli elettori o le famiglie ma i candidati in un confronto dialettico e politico, trasparente, chiaro ed esplicativo, pieno di progettualità e programmazione per la ripresa del nostro paese in evidente declino. Cari candidati chiedete il voto per una idea, per un programma, per lo sviluppo e non per voi stessi, dichiarate le vostre vere intenzioni e non perdete il vostro tempo a fare calcoli empirici pur di occupare le “poltrone” dell’assise comunale. Gli elettori faranno il resto con sapienza e saggezza.{jcomments on}

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