L'Estate Montecalvese non corre rischi
- Scritto da Redazione
- Categoria: Cronaca
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A seguito dell’articolo pubblicato di recente su questo sito con titolazione:
Crisi Pro-Loco a rischio l’Estate Montecalvese”,
ci è giunta la segnalazione da parte del Presidente dell’Ente, che smentisce
l’esistenza di una vera crisi e ribadisce che le attività saranno svolte cosi come
previste dal calendario presentato a suo tempo all’amministrazione comunale.
Le prossime manifestazioni in calendario:
Annuario 1893
- Scritto da Redazione
- Categoria: Attualità
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Annuario 1893
MANDAMENTO DI MONTECALVO IRPINO
Comuni N. 3. Popolazione 7417. Conservazione delle ipoteche di Avellino. Tribunale, Delegazione di P. S. Agenzia, delle Imposte ed Uff. di Registro in Ariano.
MONTECALVO IRPINO.
Collegio elettorale di Ariano. Diocesi di Benevento. Ariano. Capol. di Circondario e Sede del Tribunale. Napoli, Sede della Corte d'Appello.
Abitanti 4223.
Trovasi su di una ridente collina in vicinanza del (fiume Mescano. Acqua potabile in abbondanza ed aria sanissima.
La tarantella Montecalvese ed i suoi equivoci
- Scritto da Alfonso Caccese
- Categoria: Cultura
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La tarantella napoletana nacque a Napoli ai primi del ‘700. A quel tempo le coppie si conoscevano tramite le famiglie. L'amore tra i giovani era platonico. Era molto difficile avere dei contatti, potevano solo guardarsi e sorridersi.I genitori accorgendosi delle simpatie reciproche tra i loro figli organizzavano delle festicciole che finivano sempre a tarallucci e vino (queste erano le loro possibilità!). Sul finire delle festicciole c’era sempre la tarantella. Anche perché in quell’epoca nelle famiglie non mancava mai un mandolino e un tamburello. In seguito un grande maestro napoletano Raffaele Donnarumma musicò la prima tarantella. E man mano venne figurata con vari quadri che mascheravano dietro il ballo momenti in cui era possibile di guardarsi negli occhi o in viso, sentire i primi contatti fisici dove dalla stretta della mano stessa, si poteva capire l'intensità dell'amore che stava per nascere, fino ad abbracciarsi in girotondo facendo capire che la loro felicità in seguito si poteva trasfomare in amore.
Memoria contadina
- Scritto da Paolo Saggese
- Categoria: Tradizioni
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Angelo Siciliano è nato a Montecalvo nel 1946, appartiene a quelli che abbiamo definito i poeti della diaspora. Vive a Trento, «ma - dichiara - idealmente non mi sono mai distaccato dalla mia terra». La sua esperienza intellettuale ha inizio con “Versi biologici” (1977), cui seguono le poesie di “Tra l’albero di Giuda e quello del Perdono” (1987).Sono due raccolte di componimenti in italiano, che dimostrano un’eleganza e un’ispirazione non comuni, che richiamano alla memoria la migliore produzione dei poeti del Sud, da Scotellaro ad Alfonso Gatto, per arrivare agli autori della nostra Irpinia. Resto ammirato di fronte alla produzione poetica, artistica e antropologica di Angelo (all’anagrafe Angelomaria) Siciliano , nato a Montecalvo nel 1946, e che, da una vita ormai, ha abbandonato con il “corpo” l’Irpinia.
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